I DOLCI TIPICI DELLA DOMENICA

Ciò che caratterizza il nostro Paese è l’importanza che per noi hanno alcune tradizioni, soprattutto quelle che coinvolgono la famiglia. Passare del tempo in famiglia, magari facendolo coincidere con il momento del pasto, è un’usanza molto radicata in Italia, forse meno vissuta in quest’ultimo periodo, ma sempre molto sentita.
E quando parliamo di “riunioni” di famiglia non possiamo non citare il pranzo domenicale.

Nella giornata di domenica, infatti, molte famiglie italiane usano riunirsi e mangiare insieme, solitamente a casa dei genitori, dei nonni o anche degli amici, consumando i piatti della tradizione, buonissime pietanze nelle quali non può mancare, naturalmente, il dolce. Questa tradizione può essere un ottimo spunto per allargare la propria offerta e “addolcire” la clientela che in questo periodo guarda molto agli aumenti dei prodotti base di acquisto quotidiano. Proporre prodotti diversi, incuriosire il cliente con prodotti artigianali può essere una azione meritoria ed apprezzata che può smuovere la solita offerta, creare nuove abitudini, dare valore alla propria produzione con prodotti il cui prezzo non è immediatamente riconducibile alla abitudine di acquisto.  In questo articolo vogliamo parlare proprio di preparazioni buonissime e perfette da consumare alla fine del pranzo, e di come si differiscano di regione in regione a seconda delle usanze.
Chiunque abbia una pasticceria o un panificio sa quanto sia importante soddisfare anche il cliente della domenica, creando pasticcini e dolci sempre nuovi e gustosi. Ma quali sono queste paste e in quale regioni sono diffuse? Vediamole insieme.

Amor polenta – Lombardia
Segnalare un unico dolce lombardo non è semplice, ce ne sono tanti e tutti buonissimi. Qui vogliamo parlare, però, dell’Amor polenta, caratteristico di Varese. Un dolce molto morbido, molto profumato dalla forma allungata grazie al suo stampo tradizionale.

Per gli ingredienti : uova, zucchero, semi di vaniglia, scorza di limone, sale, crema di mandorle e burro, lievito, farina di mais e farina 00 quasi nella stessa quantità, burro, e alla fine zucchero a velo. Puoi utilizzare la farina Progeo Molini Fioretto Fine ), ottenuta dalla macinazione del mais per donare il caratteristico colore ambrato, e la Manitoba della stessa linea di farine.


Strudel di mele – Trentino Alto Adige
È il re dei dolci di questa regione, una pasta sottile che racchiude un golosissimo ripieno a base di mele Golden Delicious della Val di Non o Renette, uvetta, pinoli, cannella, zucchero e limone. Le teorie di preparazione sono diverse: pasta frolla, pasta sfoglia o pasta da Strudel sono le più quotate, ma  pasta frolla e pasta di strudel sono quelle che vanno per la maggiore.

Noi suggeriamo di utilizzare la Farina Ceres della linea Ganaceto BIO per la prima e la Manitoba Bio della stessa linea  per la seconda.

L’attenzione alle nuove tendenza di consumo, infatti, è sempre consigliabile. Anche questo può rappresentare un dolce “continuativo” amato da tutti a cui è impossibile resistere!


Tegole – Valle d’Aosta
Nate grazie ad una famiglia di pasticceri, originari della Normandia, avevano inizialmente una forma ondulata, da cui prendono il nome. Tuttavia oggi si trovano piatte. Possono essere un prodotto valido per incuriosire la clientela. Puoi prepararle con la Farina Demetra, della linea Ganaceto BIO, zucchero, mandorle bianche, nocciole, burro e albumi d’uovo.

Si può decidere di ricoprirle con cioccolato, bianco, amaro o al latte o anche mangiarle intingendole calde in un vasetto di crema Chantilly. Ideali a fine pasto con un vino asciutto, adatto ad esaltare le note di frutta secca di questi gustosissimi biscotti valdostani.


Macafame – Veneto
Un dolce per “ammaccare la fame”, dalle origini povere, fatto con ingredienti semplici nato per utilizzare il pane raffermo, bagnato nel latte e farcito con frutta secca, zucchero e mele ma anche altra frutta fresca, nocciole, pinoli, noci, cioccolato e tanto altro ancora. Una vera e propria ricetta di recupero,  considerata una delle più antiche torte di mele.
Non è prevista farina in questo caso, ma se il pane utilizzato è stato fatto con Farina Giada della linea Ganaceto che ha una elevata plasticità e grande attitudine panificatoria, il risultato sarà eccezionale.


Torta sacripantina – Liguria
La Sacripantina è una tipica torta a cupola di origine ligure. Assomiglia alla Torta Mimosa e si tratta di un morbido pan di Spagna farcito sia con una crema al burro e una crema al burro con cacao e nocciole (talvolta con zabaione) a strati alternati e ricoperto di briciole di impasto. La sua preparazione non è affatto semplice, ma lunga ed elaborata, motivo per cui viene solitamente riservata ai compleanni o alle occasioni speciali. Può quindi rappresentare una alternativa interessante per la clientela che richiede una torta per una ricorrenza particolare.

Noi ti consigliamo di prepararla con la Farina Tre Grazie Dolci “Lievitati Oro”, perfetta per impasti a lunga lievitazione e lavorazioni con ingredienti quali zuccheri e grassi.


Esse di Raveo – Friuli Venezia Giulia
Tipici della Carnia, furono inventate nel 1930 dal pasticcere Emilio Bonanni. Si trovano anche in altre regioni con varianti a secondo della località e del gusto del pasticcere, in alcune zone infatti viene aromatizzato con limone o marsala. I biscotti della Carnia si caratterizzano per la particolare forma a S, sono stati realizzati per la prima volta nel 1923 da Emilio Bonanni, titolare del piccolo panificio di Raveo.
L'impasto è molto semplice e prevede soltanto burro, zucchero, farina 00, uova, lievito, vaniglia e un pizzico di sale. Per la farina consigliamo la “Frolla della linea Tre Grazie Dolci.


Cantucci – Toscana
Dalla Toscana ma perfetti in tutte le regioni per gustarli a fine pasto imbevuti nel vin santo o con quei vinelli da dessert che ogni regione custodisce.
Per avvicinarsi alla ricetta dei cantucci di Prato di Mattei, come prevede il disciplinare IGP ogni biscotto non deve pesare meno di 15 g, lo spessore non deve superare i 2,8 cm e le mandorle devono essere almeno il 20% per chilogrammo. Sono dolci tipici della domenica, ma possono essere un ottimo “continuativo” per implementare l’offerta di forni e pasticcerie.

Per prepararli puoi utilizzare la Farina Tre Grazie “Frolla, con il 100% di grani italiani e ideale per dare friabilità ed una struttura invidiabili.


Ciambellone – Marche
Il ciambellone marchigiano un tempo veniva fatto nelle case in campagna durante il periodo della trebbiatura per offrire ai contadini come momento di ristoro. È chiamato anche “dolce delle folle” perché diffusissimo a tutti i livelli e di frequente proposizione. È un ottimo dolce per accompagnare la colazione del mattino oppure per una sana merenda da dare ai bambini, o da gustare in qualsiasi momento della giornata.
Per la sua preparazione noi suggeriamo di utilizzare la Farina Sfoglia della linea Tre Grazie Dolci, capace di offrire un risultato eccezionale in leggerezza. Ne esiste anche una versione, il Ciambellotto, fatta con della frolla rustica e croccante, arrotolata e farcita con marmellata o cioccolata e ricoperta di granella di zucchero.

Per il momento è tutto, ma siete curiosi di scoprire i dolci delle altre regioni?
Vi diamo appuntamento al nostro prossimo articolo!