PANE E CORONAVIRUS: COME SONO CAMBIATI I CONSUMI?

Nei mesi di emergenza come quelli che stiamo vivendo, anche i consumi sono cambiati e molti di questi risentono del periodo di incertezza modificandosi o, addirittura, diminuendo drasticamente.

Ma come sono cambiati i consumi di pane in questo periodo? Gamberorosso ha pubblicato un interessante articolo con le considerazioni dei più importanti panettieri d’Italia. È stato chiesto loro come stanno vivendo il periodo di emergenza e come si stanno comportando le persone quando acquistano il pane.

Tutti sono d’accordo sul fatto che i consumatori preferiscano, in questi mesi, un formato di pane più grande. Le persone tendono ad acquistare quantità maggiore di pane e a conservarle, anche per averne sempre a disposizione ed uscire meno di casa. C’è quindi chi ha deciso di spingere i formati di pane intero, applicando uno sconto sull’acquisto.

Molti panettieri hanno trovato utile lavorare su prenotazione: WhatsApp, Telegram, Facebook ed Instagram permettono di instaurare un rapporto diretto con il cliente. I panettieri hanno così deciso di avvalersi di questi canali per spingere le prenotazioni, che ottimizzano le ore di lavoro, permettono di diminuire gli sprechi e aiutano nella gestione del punto vendita; grazie alle prenotazioni, infatti, le persone devono solo passare a ritirare il loro acquisto. In questo modo il cliente viene servito velocemente, con il vantaggio di diminuire le file fuori dal punto vendita.

Ma oltre alla quantità del consumo cambia anche ciò che i clienti decidono di consumare. La pizza viene acquistata meno e alcuni panettieri ritengono che non valga la pena proporre al cliente troppi prodotti. C’è chi preferisce fare solo pizza bianca e al pomodoro e proporre i pani speciali in giorni stabiliti della settimana, sottolineando come il pane preferito dai consumatori in questo periodo sia quello casereccio di grande pezzatura.

È interessante notare come i consumatori affermino di aver ridotto lo spreco in questo periodo: il momento di incertezza, probabilmente, porta a scegliere di congelare il pane per averlo a disposizione sempre, o perfino di fare pangrattato con quello avanzato!

Nonostante il pane più “semplice” resti quello preferito dai consumatori, i giorni passati in casa stanno aumentando la curiosità di molti che, spinti probabilmente dal maggior tempo da dedicare in cucina, hanno modo di informarsi e sperimentare gusti nuovi. Ecco allora che le nuove tipologie di pane vengono viste con più curiosità e, in un periodo in cui si corre meno, si è portati a sperimentare di più.

È interessante notare come i consumi continuino ad essere variegati in caso di consegna a domicilio. Alcuni panettieri affermano infatti che, tramite il Delivery, i clienti consumino pane, pizza, cornetti e spesso abbinino a questi prodotti anche quelli di prima necessità, come farina, burro, latte e uova, che sono cresciuti in maniera esponenziale.

Il consumo di uova e farina non ha diminuito, però, quello delle materie finite. Molti panettieri sottolineano, ad esempio, di vendere in egual misura crostate e kit per farle in autonomia.

In un momento in cui la panificazione è diventata un rimedio terapeutico, c’è chi ha pensato bene di creare dei kit con tutto il necessario per panificare a casa o di regalare la pasta madre con gli ordini! Tutti, comunque, sono d’accordo che il Delivery stia avendo una grande adesione da parte dei consumatori e la maggior parte dei professionisti pensa di mantenerlo anche dopo l’emergenza.

Tante sono le idee che vengono in mente per promuovere questo servizio; c’è  chi ha pensato di consegnare dolci “scomposti”: il cliente riceve gli ingredienti per comporre a casa il suo dolce preferito.

C’è anche chi, in questi mesi, sta osservando una vera e propria esplosione degli E-commerce. Le persone, che trascorrono più tempo collegate ad internet e che cercano aiuti per uscire di casa il meno possibile, sono portate maggiormente ad effettuare ordini online.

 

Nonostante il periodo di difficoltà, nonostante il fatto di doversi adeguare ad un consumatore diverso, nonostante l’esplosione di strumenti già conosciuti ma, probabilmente, ancora poco usati come i Social e gli E-commerce e il Delivery, i professionisti hanno voglia di lavorare e di adeguarsi ai cambiamenti di questo periodo.

E tutti sanno bene che, con l’esplosione di questi nuovi strumenti, probabilmente, non si potrà più tornare indietro.